Dal 1° al 14 giugno il Bevabbè di Riccione ospita il Cucumber Currenty Exchange di Hendrick's Gin

Il locale di Riccardo Parisio è l'unico indirizzo di Riccione in cui il cetriolo diventerà la moneta di scambio per un rinfrescante gin tonic
Riccione_Da domani 1 giugno fino a venerdì 14 torna il Cucumber Currenty Exchange e il Bevabbè è l'unico cocktail bar di Riccionea essere inserito tra le 73 località italiane che ospiteranno l'evento. L'iniziativa, giunta alla terza edizione, è una maniera originale per festeggiare il World Cucumber Day, la giornata mondiale del cetriolo in programma il 14 giugno. Per un'ora al giorno, dalle 20 alle 21, ci sarà la possibilità di pagare un Hendrick’s gin tonic presentandosi al locale con un cetriolo.
«Siamo onorati di ospitare un evento prestigioso e singolare come il Cucumber Currenty Exchange, organizzato da uno dei migliori produttori di gin come Hendrick's. È un modo divertente per offrire una nuova esperienza ai bevitori di gin: che il più grande baratto della storia abbia inizio!» afferma Riccardo Parisio, fondatore di Bevabbè.
Il celebre alcolico, tra i gin più bevuti al mondo, sarà abbinato alla tonica Fever Tree e miscelato dal bartender Mattia Pannone. Hendrick’s, distillato in Scozia insieme a una miscela di 11 specie botaniche e facilmente identificabile per la particolare bottiglia ispirata a quelle usate dai farmacisti in epoca Vittoriana, ha rifornito il locale di gadget ideati per l'occasione, come il magazine The Unusual Times, che potrà essere sfogliato dai partecipanti nello splendido dehorsdel Bevabbè affacciato su viale Corridoni, in pieno centro cittadino.
Bevabbè - Cocktail bar, locale per aperitivi, stuzzicheria e piccolo bistro: Bevabbè è tutto questo, e molto di più. Tante diverse modalità di vivere l'esperienza gastronomica, unite dallo spirito e dal carisma del fondatore e patron – nonché anima del locale – Riccardo Parisio.
Parisio, emiliano trapiantato in Romagna, ha realizzato il sogno di portare un angolo della sua Bologna a Riccione, nella patria della movida. Nato nel 2014 come salumeria e formaggeria con vini, Bevabbè si è evoluto nel tempo, guadagnandosi fin da subito l'attenzione dei clienti – e non solo – per la qualità dei prodotti e per l'arredamento ricercato, composto da pezzi di design anni Sessanta e Settanta: nel 2015, a pochi mesi dall'apertura, è arrivato infatti il Premio Innovazione dell'Anno Barawards.
«Ho scelto di non dare a Bevabbè nessun sottotitolo: ho agito d'istinto, perché sapevo che il locale si sarebbe modellato sulle nostre inclinazioni e sulla voglia di offrire una proposta innovativa, leggera e anticonvenzionale» afferma Parisio.
Oggi accanto ai salumi, ai formaggi e ai vini dell'Emilia, si è sviluppata una delle più interessanti proposte di distillati della regione che può contare su bottiglie rare e da collezione di nomi come Hibiki, Yamazaki, Caroni, Macallan, Higlander e il Bevabbè è diventato un locale aperto a diversi tipi di esperienze gastronomiche – dal brunch all'aperitivo, fino alla cena e al dopo cena – con una cucina semplice ma con personalità e l'innovativa formula dei taglieri serviti con cocktail di alto livello.
Riccione_Da domani 1 giugno fino a venerdì 14 torna il Cucumber Currenty Exchange e il Bevabbè è l'unico cocktail bar di Riccionea essere inserito tra le 73 località italiane che ospiteranno l'evento. L'iniziativa, giunta alla terza edizione, è una maniera originale per festeggiare il World Cucumber Day, la giornata mondiale del cetriolo in programma il 14 giugno. Per un'ora al giorno, dalle 20 alle 21, ci sarà la possibilità di pagare un Hendrick’s gin tonic presentandosi al locale con un cetriolo.
«Siamo onorati di ospitare un evento prestigioso e singolare come il Cucumber Currenty Exchange, organizzato da uno dei migliori produttori di gin come Hendrick's. È un modo divertente per offrire una nuova esperienza ai bevitori di gin: che il più grande baratto della storia abbia inizio!» afferma Riccardo Parisio, fondatore di Bevabbè.
Il celebre alcolico, tra i gin più bevuti al mondo, sarà abbinato alla tonica Fever Tree e miscelato dal bartender Mattia Pannone. Hendrick’s, distillato in Scozia insieme a una miscela di 11 specie botaniche e facilmente identificabile per la particolare bottiglia ispirata a quelle usate dai farmacisti in epoca Vittoriana, ha rifornito il locale di gadget ideati per l'occasione, come il magazine The Unusual Times, che potrà essere sfogliato dai partecipanti nello splendido dehorsdel Bevabbè affacciato su viale Corridoni, in pieno centro cittadino.
Bevabbè - Cocktail bar, locale per aperitivi, stuzzicheria e piccolo bistro: Bevabbè è tutto questo, e molto di più. Tante diverse modalità di vivere l'esperienza gastronomica, unite dallo spirito e dal carisma del fondatore e patron – nonché anima del locale – Riccardo Parisio.
Parisio, emiliano trapiantato in Romagna, ha realizzato il sogno di portare un angolo della sua Bologna a Riccione, nella patria della movida. Nato nel 2014 come salumeria e formaggeria con vini, Bevabbè si è evoluto nel tempo, guadagnandosi fin da subito l'attenzione dei clienti – e non solo – per la qualità dei prodotti e per l'arredamento ricercato, composto da pezzi di design anni Sessanta e Settanta: nel 2015, a pochi mesi dall'apertura, è arrivato infatti il Premio Innovazione dell'Anno Barawards.
«Ho scelto di non dare a Bevabbè nessun sottotitolo: ho agito d'istinto, perché sapevo che il locale si sarebbe modellato sulle nostre inclinazioni e sulla voglia di offrire una proposta innovativa, leggera e anticonvenzionale» afferma Parisio.
Oggi accanto ai salumi, ai formaggi e ai vini dell'Emilia, si è sviluppata una delle più interessanti proposte di distillati della regione che può contare su bottiglie rare e da collezione di nomi come Hibiki, Yamazaki, Caroni, Macallan, Higlander e il Bevabbè è diventato un locale aperto a diversi tipi di esperienze gastronomiche – dal brunch all'aperitivo, fino alla cena e al dopo cena – con una cucina semplice ma con personalità e l'innovativa formula dei taglieri serviti con cocktail di alto livello.
Conto alla rovescia per i Lambrusco Awards
la prima edizione porta sul palco del teatro Valli di Reggio Emilia l’oro rosso della Food Valley
Giovedì 27 settembre serata di gala con chef Alessandro Borghese, Martina Liverani e Chiara Cecilia Santamaria. Le etichette migliori entreranno, in rappresentanza delle 12 denominazioni tradizionali, in una guida e in un programma tv dedicato al mercato internazionale
Reggio Emilia, 24 Settembre 2018_ E’ gradito l’abito scuro per festeggiare l’oro rosso dell’Emilia Romagna. Il Lambrusco si veste da sera per l’atto finale della nona edizione del Concorso enologico “Matilde di Canossa - Terre di Lambrusco”. L’appuntamento è per giovedì 27 settembre al teatro Valli di Reggio Emilia. A condurre la serata rigorosamente ad invito per gli addetti ai lavori sarà un triumvirato di simpatia e professionalità: chef Alessandro Borghese sarà accompagnato dalla giornalista e scrittrice Martina Liverani e dalla blogger Chiara Cecilia Santamaria. Borghese, protagonista del mondo food sul piccolo schermo ed ora anche nel suo nuovo ristorante di City Life a Milano, non dovrà dirimere tenzoni fra tavoli e fornelli, ma esalterà il gusto del Lambrusco insieme a Liverani, una delle più acute penne del giornalismo gastronomico italiano, grazie al suo foodmagazine Dispensa. La freschezza e l’immediatezza del mondo blog avrà poi il volto di Santamaria e del suo Machedavvero, che compie 10 anni e resta una delle fonti più autorevoli del foodblogging internazionale. Il format della serata – un gala’ ad inviti – è tutto nuovo e prevede la consegna dei Lambrusco awards.
NUOVO FORMAT
Per la prima volta saranno assegnati, non solo ex aequo come avveniva in passato, ma anche diplomi con medaglia d’oro ai migliori vini, scelti in una degustazione alla cieca con il metodo dell’Union Internationale des Oenologues, da commissioni di 7 esperti ciascuna. Enologi e sommelier hanno poi scremato, con doppia degustazione, fra 248 vini di 59 aziende, i 103 “nettari” migliori, scegliendone uno per ognuna delle 12 denominazioni tradizionali del Lambrusco.
OBIETTIVO QUALITA’
“Con i Lambrusco awards vogliamo richiamare ancora di più l’attenzione sulla qualità che ha raggiunto il Lambrusco – spiega Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia che promuove la manifestazione “Con questa iniziativa sovraregionale che coinvolge Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova, puntiamo, da una parte, a motivare i produttori verso un livello qualitativo sempre più alto e nello stesso tempo siamo impegnati a dare la più ampia visibilità internazionale ad una delle eccellenze del nostro territorio”.
GUIDA E TV
Le quattro IGP - Emilia, Provincia di Mantova, Quistello e Sabbioneta - e le otto DOP - Sorbara, Salamino di Santa Croce, Grasparossa di Castelvetro, Mantovano, Colli di Parma, Colli di Scandiano e di Canossa, Modena, Reggiano - saranno tutte celebrate sul palco, per arricchire poi le pagine della guida Terre di Lambrusco 2018 con le migliori etichette per il 2018.
Come fare avere questo vademecum del mondo del lambrusco? Semplice e low cost: basta richiederne copia alla Camera di commercio di Reggio Emilia che ve la spedirà direttamente a casa o scaricarla dal sito del concorso www.concorsolambrusco.it (dopo il 27 settembre).
Oltre che sugli scaffali, però, il Lambrusco del 2018 finirà anche in Tv, grazie ad Unforget Table, un format originale che porta in TV tutto il gusto ed il brio dell’oro rosso made in Emilia. Il programma sarà in onda su Food Network (canale 33 del digitale terrestre) a partire dal 30 ottobre 2018.
CABINA DI REGIA
L’evento è promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia, da Regione Emilia Romagna e Apt Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con i Consorzi di Tutela del Lambrusco di Modena e di Reggio Emilia. Il Concorso, poi, è autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che ha anche conferito il suo prestigioso patrocinio.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto del Lambrusco Experience: promosso da Apt Servizi Emilia Romagna, punta a dare nuovo respiro e visibilità ad un vino che nasce con un’anima fieramente pop, cantata, ininterrottamente nei secoli dai versi di Virgilio al rock di Ligabue. “Il Lambrusco è da sempre un egregio ambasciatore per la Destinazione Emilia, cuore della food valley e l’enogastronomia tipica ha un peso sempre maggiore fra le motivazioni di viaggio verso il nostro Paese”, dichiara Andrea Corsini, Assessore a Turismo e Commercio della Regione Emilia Romagna.
“Le province di Modena e Reggio Emilia – aggiunge Simona Caselli, assessore regionale ad Agricoltura, Caccia e Pesca – hanno un terzo della superficie vitata con 10mila ettari dedicati proprio alle diverse cultivar di quel Lambrusco che andiamo a premiare durante la serata”.
UNA CARRIERA DA AMBASCIATORE
Negli anni, il Lambrusco è divenuto sempre più un simbolo della dolce vita e del benessere targato made in Italy. Nel Belpaese, infatti, resta saldo ai primi posti delle vendite nella Gdo. I valori di export del settore vino, poi, sfiorano i 324 milioni di euro: dopo la Germania, il Nord America fa segnare incrementi fra il 15 e il 45%. Per questo il programma regionale di sviluppo rurale ha messo a disposizione delle imprese circa 25,7 milioni di euro dell’organizzazione comune di mercato dell’Ocm vino.
la prima edizione porta sul palco del teatro Valli di Reggio Emilia l’oro rosso della Food Valley
Giovedì 27 settembre serata di gala con chef Alessandro Borghese, Martina Liverani e Chiara Cecilia Santamaria. Le etichette migliori entreranno, in rappresentanza delle 12 denominazioni tradizionali, in una guida e in un programma tv dedicato al mercato internazionale
Reggio Emilia, 24 Settembre 2018_ E’ gradito l’abito scuro per festeggiare l’oro rosso dell’Emilia Romagna. Il Lambrusco si veste da sera per l’atto finale della nona edizione del Concorso enologico “Matilde di Canossa - Terre di Lambrusco”. L’appuntamento è per giovedì 27 settembre al teatro Valli di Reggio Emilia. A condurre la serata rigorosamente ad invito per gli addetti ai lavori sarà un triumvirato di simpatia e professionalità: chef Alessandro Borghese sarà accompagnato dalla giornalista e scrittrice Martina Liverani e dalla blogger Chiara Cecilia Santamaria. Borghese, protagonista del mondo food sul piccolo schermo ed ora anche nel suo nuovo ristorante di City Life a Milano, non dovrà dirimere tenzoni fra tavoli e fornelli, ma esalterà il gusto del Lambrusco insieme a Liverani, una delle più acute penne del giornalismo gastronomico italiano, grazie al suo foodmagazine Dispensa. La freschezza e l’immediatezza del mondo blog avrà poi il volto di Santamaria e del suo Machedavvero, che compie 10 anni e resta una delle fonti più autorevoli del foodblogging internazionale. Il format della serata – un gala’ ad inviti – è tutto nuovo e prevede la consegna dei Lambrusco awards.
NUOVO FORMAT
Per la prima volta saranno assegnati, non solo ex aequo come avveniva in passato, ma anche diplomi con medaglia d’oro ai migliori vini, scelti in una degustazione alla cieca con il metodo dell’Union Internationale des Oenologues, da commissioni di 7 esperti ciascuna. Enologi e sommelier hanno poi scremato, con doppia degustazione, fra 248 vini di 59 aziende, i 103 “nettari” migliori, scegliendone uno per ognuna delle 12 denominazioni tradizionali del Lambrusco.
OBIETTIVO QUALITA’
“Con i Lambrusco awards vogliamo richiamare ancora di più l’attenzione sulla qualità che ha raggiunto il Lambrusco – spiega Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia che promuove la manifestazione “Con questa iniziativa sovraregionale che coinvolge Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova, puntiamo, da una parte, a motivare i produttori verso un livello qualitativo sempre più alto e nello stesso tempo siamo impegnati a dare la più ampia visibilità internazionale ad una delle eccellenze del nostro territorio”.
GUIDA E TV
Le quattro IGP - Emilia, Provincia di Mantova, Quistello e Sabbioneta - e le otto DOP - Sorbara, Salamino di Santa Croce, Grasparossa di Castelvetro, Mantovano, Colli di Parma, Colli di Scandiano e di Canossa, Modena, Reggiano - saranno tutte celebrate sul palco, per arricchire poi le pagine della guida Terre di Lambrusco 2018 con le migliori etichette per il 2018.
Come fare avere questo vademecum del mondo del lambrusco? Semplice e low cost: basta richiederne copia alla Camera di commercio di Reggio Emilia che ve la spedirà direttamente a casa o scaricarla dal sito del concorso www.concorsolambrusco.it (dopo il 27 settembre).
Oltre che sugli scaffali, però, il Lambrusco del 2018 finirà anche in Tv, grazie ad Unforget Table, un format originale che porta in TV tutto il gusto ed il brio dell’oro rosso made in Emilia. Il programma sarà in onda su Food Network (canale 33 del digitale terrestre) a partire dal 30 ottobre 2018.
CABINA DI REGIA
L’evento è promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia, da Regione Emilia Romagna e Apt Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con i Consorzi di Tutela del Lambrusco di Modena e di Reggio Emilia. Il Concorso, poi, è autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che ha anche conferito il suo prestigioso patrocinio.
L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto del Lambrusco Experience: promosso da Apt Servizi Emilia Romagna, punta a dare nuovo respiro e visibilità ad un vino che nasce con un’anima fieramente pop, cantata, ininterrottamente nei secoli dai versi di Virgilio al rock di Ligabue. “Il Lambrusco è da sempre un egregio ambasciatore per la Destinazione Emilia, cuore della food valley e l’enogastronomia tipica ha un peso sempre maggiore fra le motivazioni di viaggio verso il nostro Paese”, dichiara Andrea Corsini, Assessore a Turismo e Commercio della Regione Emilia Romagna.
“Le province di Modena e Reggio Emilia – aggiunge Simona Caselli, assessore regionale ad Agricoltura, Caccia e Pesca – hanno un terzo della superficie vitata con 10mila ettari dedicati proprio alle diverse cultivar di quel Lambrusco che andiamo a premiare durante la serata”.
UNA CARRIERA DA AMBASCIATORE
Negli anni, il Lambrusco è divenuto sempre più un simbolo della dolce vita e del benessere targato made in Italy. Nel Belpaese, infatti, resta saldo ai primi posti delle vendite nella Gdo. I valori di export del settore vino, poi, sfiorano i 324 milioni di euro: dopo la Germania, il Nord America fa segnare incrementi fra il 15 e il 45%. Per questo il programma regionale di sviluppo rurale ha messo a disposizione delle imprese circa 25,7 milioni di euro dell’organizzazione comune di mercato dell’Ocm vino.