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Sidi Larbi Cherkaoui Eastman

28/9/2017

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Sidi Larbi Cherkaoui Eastman

Ieri è andato in scena a Roma presso l’Auditorium della Conciliazione lo spettacolo di teatro danza “Fractus V” del coreografo Sidi Larbi Cherkaoui per la compagnia Eastman.
Lo spettacolo, della durata di un’ora circa, si colloca nell’ambito della programmazione del RomaEuropa Festival 2017. Otto ballerini sul palco e cinque musicisti si sono divisi la scena di fronte ad un pubblico di giovani per nulla nutrito. A dispetto del tifo da stadio finale e della bravura dei ballerini e dei musicisti, lo spettacolo è risultato sciatto nella composizione e povero nella comunicazione visiva. I costumi praticamente inesistenti e la pochezza della scena hanno penalizzato in parte le coreografie a tratti gradevoli ma mai innovative. L’insistenza di alcuni movimenti minimali degli avambracci e delle mani hanno poi fatto registrare un generale calo dell’attenzione in attesa di eventi meno noiosi.
Buona l’idea delle scritte sullo sfondo e rassicurante la presenza dei musicisti sul palco in virtù di una espressione sonora di buona qualità con l’unica eccezione in negativo della voce solista.


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​Coreografia 
Sidi Larbi Cherkaoui Interpreti Sidi Larbi Cherkaoui, Dimitri Jourde, Johnny Lloyd, Fabian Thomé, Patrick Williams Seebacher (TwoFace) Musica dal vivo Shogo Yoshii, Woojae Park, Soumik Datta, Kaspy N’dia Composizione musicale Shogo Yoshii, Woojae Park, Sidi Larbi Cherkaoui, Johnny Lloyd, Soumik Datta Direttore prove, Assistente alla coreografia Jason KittelbergerScene Herman Sorgeloos, Sidi Larbi Cherkaoui Vocal coach Christine Leboutte, Steve DugardinDrammaturgia Antonio Cuenca Ruiz Costumi Sumire Hayakawa Luci Krispijn Schuyesmans Produzione Eastman (Anversa) Coproduzione Mercat de les Flors, deSingel International Arts Campus (Anversa), Migros Culture Percentage Dance Festival Steps (Zurigo), Sadler’s Wells (Londra), Tanztheater Wuppertal, Baerum Kulturhus (Oslo), Tanzhaus Nrw (Düsseldorf), Schauspiel Köln, National Arts Center (Ottawa), Wexner Center for the Arts at the Ohio State University (Columbus) e altri in attesa di conferma Supporto Vlaamse Overheid, Fondation BNP Paribas e altri in attesa di conferma Ringraziamenti Circuit-Est centre chorégraphique (Montréal), Espace Marie Chouinard (Montréal), Royal Ballet Flanders (Anversa), Graner/Mercat de les Flors de Barcelona, Kazutomi ‘Tsuki’ Kozuki, Elias Lazaridis, Karthika Naïr, Guy Cools, Office Eastman, Technical team deSingel, ASICS Onitsuka Tiger (Giappone) La compagnia Eastman è in residenza a deSingel International Arts Campus (Anversa) Foto © Filip Van Roe
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Vino e olio simboli della Civiltà Mediterranea.

7/8/2017

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Il vino e l’olio non sono soltanto due alimenti ma anche due ‘elementi’ simbolici di grande portata per la storia del Mediterraneo e delle terre ad esso legate, oltre a caratterizzarne notevolmente il paesaggio, attraverso la tipologia di coltivazione. Basterebbe ricordare l’ampia presenza di questi prodotti già nelle più importanti culture del mondo mediterraneo, quale la greca e l’ebraica.
Nella antica Grecia viene riconosciuto nell’olivo il simbolo di Atene e della grecità stessa; in Dioniso e nei culti e riti connessi si colloca tutto il complesso dei simboli legati alla vite e al vino. Nella civiltà ebraica Noè, dopo il diluvio, pianta la vite per trarne il succo del quale si inebria. I riti cristiani assicureranno al vino e all’olio un posto privilegiato, carico di valori paradigmatici; nel medioevo ne verranno riprese tutte le qualità materiali e simboliche. La conservazione delle colture tradizionali è stata assicurata specie dagli ordini monastici, al pari delle trasposizioni simboliche, trasferite nel rituale cristiano cattolico: basta pensare al valore del vino nel sacrificio della messa ed alla presenza dell’olio nelle varie celebrazioni di unzione (dai re, ai sacerdoti, ai catecumeni). Nella civiltà moderna, olio e vino conservano tutti i valori simbolici che la tradizione ha loro attribuito e contestualmente rappresentano prodotti fondamentali dell’agricoltura e dell’economia mediterranea. Tecniche di produzione, modalità di trasporto e di commercializzazione, modi di conservazione, forme di utilizzo e di consumo, per l’alimentazione, la medicina e la cura del corpo, sono attualmente cardini fondamentali nella realtà economica. 

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Composizione ed interpretazione nell’Orchestra Virtuale

18/7/2017

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E’ sempre più evidente nella musica commerciale l’uso di suoni orchestrali campionati, cioè precedentemente registrati e riprodotti con l’ausilio di un computer ed una tastiera.
In questo contesto si inserisce il primo corso di Composizione ed interpretazione nell’Orchestra Virtuale che si svolgerà presso il Conservatorio di Musica di Potenza. Il corso intende guidare lo studente nella produzione audio di una partitura attraverso il sistema digitale denominato Orchestra Virtuale. Si tratta non solo di suoni orchestrali campionati ma di un insieme di sofware necessari per la realizzazione di un file audio di una partitura orchestrale.
Il sistemi di riferimento del corso sono il VSL (Vienna Symphonic Library), composto da librerie di suoni, campionatore, mixer (workflow) e riverbero, ed la Symphony Series della Native Instruments compatibili con Kontakt. 
Dopo una fase introduttiva teorica in cui si concorderanno anche i singoli progetti da realizzare, si passerà alla realizzazione del brano attraverso le fasi di inserimento note, programmazione midi, mixing e mastering.
Gli argomenti verranno affrontati ponendo sempre al centro le problematiche compositive ed esecutive legate all’utilizzo di questo tipo di orchestra e considerando di volta in volta anche le implicazioni estetico-linguistiche che il sistema stesso suggerisce. 

Lo studente realizzerà il proprio progetto attraverso l’uso delle seguenti applicazioni: Vienna Instrument Pro + Special Edition (campionatore-campioni) Vienna Ensemble Pro 6 (mixer) Vienna Mir (riverberazione e panning) Kontakt 5 – Symphony Series Library Piattaforme Mac e PC. 
Un’occasione imperdibile per appassionati e professionisti per orientarsi nel complesso mondo dell’orschestra virtuale.


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​Perche’ ‘educarsi’ all’ascolto

20/6/2017

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L’importanza di educarci ed educare al l’ascolto e’ riconosciuta da oltre un secolo dalla moderna psicologia cognitiva. Capire piu in profondita’ la musica che ascoltiamo anche da un punto di vista strutturale puo’ essere uno stimolo per acquisire nuovi elementi cognitivi e quindi culturali.
L’offerta di corsi sull’argomento e; vasta e non sempre di altissimo livello. In genere un corso di educazione all’ascolto si propone di far acquisire all’utente un livello di conoscenza della cultura musicale occidentale tale da poter esercitare un ascolto consapevole: oltre a ciò, frequentando un corso, gli allievi potranno  meglio comprendere la storia del mondo occidentale attraverso i rumori, ovvero i suoni, ch’essa ha prodotto.
Tutti i corsi sono in genere basati su un semplice principio: la musica, per propria natura, non ha significato ma chi l’ascolta tende ad attribuirle significati.
L’attribuzione dei significati avviene attraverso una condivisione dei codici di interpretazione dei linguaggi musicali. Dunque bisogna proporsi innanzitutto di studiare ed evidenziare tutti i meccanismi di attribuzione di significati alla musica dal punto di vista dell’ascolto.
Lo scopo principale e’ quello di analizzare le modalità attraverso le quali si sono formati i codici di attribuzione di significato musicale e come tali codici, nel corso dei secoli, siano stati più o meno condivisi dagli ascoltatori.  I codici saranno analizzati sia dal punto di vista linguistico (dunque melodia, sistemi modali, tonali… organizzazioni ritmiche e timbriche) che strutturale (forme e generi delle culture musicali occidentali).
Un’occasione unica per approfondire tematiche musicali troppo spesso ignorate ed acquisire competenze utili sia nella vita quotidiana che in quella professionale.

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Art Futura Roma -  dal 29 aprile al 10 settembre 2017

24/4/2017

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ARTE E SCIENZA: DUE MONDI PARALLELI
 

ArtFutura è un festival di cultura digitale e creatività che si celebra ogni anno a Barcellona, Buenos Aires, Ibiza, Londra, Montevideo e in molte altre città del mondo. Il festival nasce negli anni ’90 dalla confluenza degli interessi di alcuni dei pionieri del movimento della Cyberculture tra cui, Rebecca Allen, William Gibson e Montxo Algora, che continua da sempre il direttore del festival.
Durante i suoi oltre 26 anni di esperienza, ArtFutura è stata un punto di riferimento internazionale  importante per l'arte e del design digitali, l'animazione, i videogiochi e gli effetti speciali ed ha coinvolto un gran numero di studiosi di diverse discipline per riflettere ed argomentare sul tema delle  implicazioni delle nuove tecnologie.
Per la prima volta a Roma Artfutura presenta una selezione di artisti digitali che lavorano nella zona di confine fra arte e scienza. Sculture cinetiche che creano olografie galleggianti, campi magnetici che generano forme di ferrofluido dinamiche, esperienze audiovisive immersive in cui sperimentare proiezioni virtuali sconosciute. Sono queste alcune delle installazioni presentate nella mostra ArtFutura.
Creature Digitali dal 29 aprile al 10 settembre 2017, presso i nuovi spazi espositivi dell’Ex Dogana di Roma.
“Questi artisti scienziati ci aprono le porte di un nuovo mondo digitale dove risulta evidente che tutto, come le loro opere, sarà in continua evoluzione. La loro arte rappresenta l'evoluzione di un mondo dove tutto sarà diverso, come anche i musei e gli spazi espositivi sempre più simili a luoghi dove poter usare l'immaginazione, dove poter visualizzare i nostri pensieri e i nostri sogni diventando parte attiva dell'allestimento come metafora della nostra esistenza”.
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Location
Ex Dogana di Roma
Via dello Scalo di San Lorenzo, 10
00185 - Roma

​Orari
  • Lunedì: CHIUSO
  • Martedì: 12:00 – 22:00
  • Mercoledì: 12:00 – 22.00
  • Giovedì: 12:00 – 01:00*
  • Venerdì: 12:00 – 01.00*
  • Sabato: 10:00 – 01:00*
  • Domenica: 10:00 – 22:00
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Media Art Festival - Maxxi Roma

20/4/2017

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MAF - Media Art Festival al Maxxi
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Si svolgera a Roma dal 27 al 29 aprile 2017 presso gli spazi del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, all'Accademia di Belle Arti nel cuore di Roma, alla RUFA – Rome University of Fine Arts e alla Palestra dell'Innovazione della Fondazione Mondo Digitale, nello storico quartiere romano del Quadraro, il Media Art Festival, festival delle arti digitali e non solo.
Nelle intenzioni degli organizzatori il festival vuol essere un punto di riferimento cruciale per artisti, curatori, giovani, creativi ed esperti del settore di tutto il mondo, oltre che per gli studenti delle scuole che grazie alla media art allenano la loro creatività e sperimentano le nuove professioni. 
Sin dall'edizione pilota punto di forza del Media Art Festival è la contaminazione di arti, generi, tecniche, tecnologie e soprattutto pubblici. Per la prima volta, infatti, un evento culturale coinvolge tanti pubblici diversi come protagonisti, interpretando in modo originale la sfida dell'audience development, priorità del programma Europa Creativa.
L’headline scelto per la scorsa edizione “L’arte in un mondo che cambia” si trasforma e diventa: “L’arte che cambia il mondo”, grazie anche ai laboratori creativi per lo sviluppo sostenibile, realizzati con la collaborazione di ricercatori, scienziati e maker.
Digitale, intelligenza artificiale e genetica sono i settori che stanno registrando le mutazioni più veloci e complesse, trasformando in profondità il modo di produrre e di consumare, anche a livello culturale. Scopriamo così un ruolo inedito degli artisti digitali come “changemakers”. 

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​New London Hamburger Orchestra

19/4/2017

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La notizia non passa inosservata: la London Philharmonic Orchestra ha accettato l’offerta di trasferimento proposta dalla città di Amburgo.
Avverrà nel 2021, tempo necessario per i negoziati della Brexit e per sistemare le 120 famiglie coinvolte in questa delocalizzazione.
E’ previsto un notevole aumento di stipendio per gli orchestrali e la residenza in un auditorium straordinario come il nuovissimo Elbphilharmonie, perno di tutta l’iniziativa: il nome del nuovo soggetto sarà London Hamburger Orchestra.
Alla domanda cosa rimpiangeranno di Londra alcuni musicisti hanno risposto con sarcasmo: "i costosissimi mezzi di trasporto,  i treni inaffidabili e il costo della vita in generale, già proibitivo prima della Brexit". Altri, invece, hanno elogiato la diversità, l'apertura mentale e l'entusiasmo del pubblico britannico. 
 
Ma ciò che colpisce di questa vicenda è la lungimiranza della politica della città tedesca testimoniata dalle dichiarazioni di un suo rappresentante che risponde cosi a chi gli chiede conto della spesa da sostenere:
"Questo è un luogo prospero, con i piedi per terra, che ha un approccio illuminato per pensare a lungo termine . Noi investiamo nelle arti come un contributo fondamentale per un futuro orgoglioso e prospero per tutte le persone nel nostro paese. Apprezziamo la musica come un simbolo di umanità, di unità e di arricchimento culturale. I musicisti qui sono considerati artisti di alto livello oltre ad essere professionisti di tutto rispetto. Ci piace trattarli di conseguenza e mostrare loro quanto essi sono valutati."
 
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Hafencity e l'auditorium "Elbphilharmonie" credit: art haus images
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Letizia Battaglia. Per pura passione - Maxxi Roma

13/4/2017

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Letizia Battaglia. Per pura passione

Rimangono quattro giorni disponibili per visitare la mostra di Letizia Battaglia che si sta svolgendo al museo Maxxi di Roma. Oltre 200 scatti, documenti, provini e vintage print inediti provenienti dall’archivio storico della grande fotografa siciliana, nata nel 1935 a Palermo.
La retrospettiva di quarant’anni di vita e allo stesso tempo una grande testimonianza della società italiana e soprattutto della Sicilia. Insieme agli scatti sono esposti anche diversi altri materiali inediti: riviste, pubblicazioni, film e interviste. La mostra e divisa in una prima parte che testimonia, dalla fine degli anni Sessanta, l’attività di fotocronista di Letizia Battaglia tra Milano e Palermo. La seconda parte (“Anthologia”) presenta 120 fotografie in un fantastico percorso visivo. L’allestimento della mostra è stato curato nel minimo dettaglio e contribuisce a rendere davvero originale ed efficace l’intero percorso.
Per tutti gli appassionati della fotografia in bianco e nero di Letizia Battaglia c’è il catalogo della mostra “Per pura passione” che raccoglie più di cento immagini e materiale inedito.

Inizio mostra: 24 novembre 2016
Fine mostra: 17 aprile 2017
Location: Fondazione Maxxi - Roma (RM)
Sito web: http://www.fondazionemaxxi.it/events/letizia-battaglia-per-pura-passione/
Categoria: Esposizione fotografica a cura di Paolo Falcone, Margherita Guccione e Bartolomeo Pietromarchi.

Credit: art haus images
Credit: art haus images
Credit: art haus images
Credit: art haus images
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"ELBPHILHARMONIE" CAMBIA IL VOLTO DI AMBURGO E DEL PANORAMA INTERNAZIONALE DELLA MUSICA

5/4/2017

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Credit: art haus images
Sospesa a 40 metri di altezza sul fiume Elba, grandiosa, imponente, maestosa, si erge "Elbphilharmonie", la nuova concert hall e piazza di Amburgo con spettacolare  finestra panoramica accessibile al pubblico. Molto importante per la città tedesca.
Progettisti il duo svizzero Herzog & Meuron, firme tra le più prestigiose nel firmanento dell’architettura internazionale. Una sala concerti di 2100 posti con una struttura vetrata incastonata sopra un antico  magazzino in mattoncini rossi  di forte impatto visivo e con un significato importante: dialogo tra passato e futuro.
Inaugurata ufficialmente il 4 novembre 2016, è il nuovo polo culturale, turistico e della vita della città. E non solo.
L’Orchestra filarmonica di Londra ha accettato di cambiare casa trasferendosi dopo Brexit in Germania proprio al "Elbphilharmonie".
Per indicare la nuova binazionalità  il nuovo nome sarà “London Hamburger Orchestra”.

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Robbins Preljocaj Ekman:

29/3/2017

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Al Teatro dell’Opera di Roma è di scena una rappresentazione di danza unica nel suo genere: tre differenti compagnie di danza infatti rappresentano le coreografie di altrettanti autori molto diversi tra loro.  Le oprere presentate sono nell’ordine:  “The Concert” di Jerome Robbins, “Annonciation” di Angelin Preljocaj e “Cacti” di Alexander Ekman.
Il primo è un quadro brillante che ritrae i comportamenti di un pubblico che ascolta un concerto per pianoforte innescando un crescendo di gags dalla forte componente umoristica. Il secondo è una pièce per due danzatrici e porta in scena l’incontro tra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele. Il terzo è una coreografia per sedici ballerini che creano variazioni ritmiche usando il proprio corpo sopra un cubo di legno. In questo caso lo strumento-corpo dei ballerini è accompagnato da registrazioni vocali e da un quartetto d’archi. “Questa serata rappresenta un avvicinamento alla danza del futuro. Sviluppa uno humor speciale unendo due coreografi molto diversi come Robbins, il maestro indiscusso e Ekman, il genio della danza di domani. E la profondità con Angelin Preljocaj: la danza contemporaneità è poesia, un lavoro fondamentale per la crescita di un danzatore completo”: queste le parole della direttrice del corpo di ballo dell’Opera di Roma Eleonora Abbagnato che descrivono sinteticamente il valore del trittico d’autore Robbins / Preljocaj / Ekman, in scena al Teatro Costanzi dal 31 marzo all’8 aprile 2017.

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    Questo Blog è curato da Mariella Valdiserri, giornalista di moda, insegnante di scrittura giornalistica all'Accademia del Lusso e docente di Moda all'Accademia di Belle Arti.

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