L’importanza di educarci ed educare al l’ascolto e’ riconosciuta da oltre un secolo dalla moderna psicologia cognitiva. Capire piu in profondita’ la musica che ascoltiamo anche da un punto di vista strutturale puo’ essere uno stimolo per acquisire nuovi elementi cognitivi e quindi culturali.
L’offerta di corsi sull’argomento e; vasta e non sempre di altissimo livello. In genere un corso di educazione all’ascolto si propone di far acquisire all’utente un livello di conoscenza della cultura musicale occidentale tale da poter esercitare un ascolto consapevole: oltre a ciò, frequentando un corso, gli allievi potranno meglio comprendere la storia del mondo occidentale attraverso i rumori, ovvero i suoni, ch’essa ha prodotto.
Tutti i corsi sono in genere basati su un semplice principio: la musica, per propria natura, non ha significato ma chi l’ascolta tende ad attribuirle significati.
L’attribuzione dei significati avviene attraverso una condivisione dei codici di interpretazione dei linguaggi musicali. Dunque bisogna proporsi innanzitutto di studiare ed evidenziare tutti i meccanismi di attribuzione di significati alla musica dal punto di vista dell’ascolto.
Lo scopo principale e’ quello di analizzare le modalità attraverso le quali si sono formati i codici di attribuzione di significato musicale e come tali codici, nel corso dei secoli, siano stati più o meno condivisi dagli ascoltatori. I codici saranno analizzati sia dal punto di vista linguistico (dunque melodia, sistemi modali, tonali… organizzazioni ritmiche e timbriche) che strutturale (forme e generi delle culture musicali occidentali).
Un’occasione unica per approfondire tematiche musicali troppo spesso ignorate ed acquisire competenze utili sia nella vita quotidiana che in quella professionale.